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Immagine del redattoreAlberto Gambetta

Una Medaglia per tutte le Donne

"Il Coraggio di Ruben e Giulia ai Campionati Europei di Ju Jitsu è un messaggio per tutte le donne"



Ruben Cassano e Giulia Plumitallo hanno recentemente affrontato il tatami con un chiaro obiettivo: conquistare il titolo ai Campionati Europei di Ju Jitsu nella disciplina a coppie, il Duo System.


Tuttavia, come in ogni storia degna di nota, il cammino verso il successo è costellato da sfide imponenti, e sono proprio in queste sfide che emergono i veri campioni, coloro che affrontano ogni ostacolo con coraggio e determinazione.


Durante la competizione, la coppia ha dimostrato una straordinaria forza nel superare un infortunio, un ostacolo che avrebbe potuto demoralizzare chiunque. Ma Ruben e Giulia hanno affrontato la difficoltà con risolutezza, conquistando così una meritata medaglia di bronzo.


Questa medaglia, orgogliosamente indossata da Giulia Plumitallo, va oltre il semplice risultato sportivo. Oltre al peso del metallo, essa racchiude il coraggio e la determinazione che hanno caratterizzato ogni mossa della coppia sul tatami. La vittoria, ottenuta nonostante le avversità, diventa un simbolo tangibile di resilienza e forza interiore.


Nell'intervista che ci ha concesso, Giulia ha condiviso il significato personale di questa medaglia:


«Questa medaglia europea l'ho vinta il 25 novembre e la dedico a tutte le donne che stanno combattendo battaglie silenziose, più dure di quella che ho affrontato io sul tatami».

La sua dedica è un richiamo alla forza delle donne che affrontano sfide quotidiane spesso non riconosciute.


Giulia ha parlato del supporto ricevuto dal compagno Ruben durante l'infortunio, sottolineando l'importanza di trattare ogni donna con rispetto e sostegno. «Questa volta un mio infortunio durante la gara ha fermato la nostra corsa ad un soffio dalla medaglia d’oro. Ruben mi ha subito soccorsa, confortata e sostenuta senza mai addossarmi la colpa dell’accaduto o sminuendomi per l’errore, ed è così che ogni uomo, amico, compagno, marito, deve trattare tutte le donne. Questo evento mi ha fatto riflettere sul fatto che, in realtà, la situazione per tante non sia così, anche sul tappeto. Per questo vado fiera e ho scelto di allenarmi nella scuola del maestro Cassano a Taranto e nella Shinsen Academy con Sara Paganini, mia ispirazione da quando ero bambina».



Ruben e Giulia hanno scelto di farsi allenare dai maestri Michele Vallieri e Sara Paganini, ex campioni d'Europa e del Mondo. Sara Paganini afferma: «Giulia rispecchia i valori delle arti marziali che trasmettiamo quotidianamente dai piccoli ai grandi nel nostro gruppo sportivo, maschietti e femminucce» dichiara la maestra di Poggio Renatico e Pieve di Cento, Sara Paganini. «Insegno ogni giorno il rispetto reciproco, la cura dei compagni di squadra, la fedeltà verso il gruppo sportivo e a mettere davanti le persone al proprio ego, nessuno deve essere calpestato, mai. Cosa che non sempre è capitata a me, sia da atleta che da maestro. Sono fermamente convinta che chi fa la differenza non sia chi vince la medaglia più brillante, ma chi trasmette un messaggio di valore e sia esempio di rettitudine e di ispirazione. Quello è un campione nella vita».


Sara qui spiega con estrema semplicità come il gruppo Shinsen dia estrema importanza all'educazione dei suoi allievi cercando di coltivare in primo luogo quel "campioni nella vita" di cui parla Sara.

Le sue parole testimoniano, inoltre, il modo di approcciare l'insegnamento che i maestri shinsen hanno abbracciato, consapevoli che solo attraverso l'educazione ai valori si può realmente fare la differenza.


La storia di Giulia e Ruben rappresenta un esempio tangibile di forza e resilienza. La loro medaglia di bronzo e la dedica alle donne inviano un potente messaggio di sostegno e ispirazione, dimostrando che la vera vittoria va oltre il mondo dello sport, trovando radici nell'esempio di una coppia unita dal rispetto reciproco.


Questa storia non è solo un esempio di forza al femminile, ma di come un uomo non sia per forza carnefice, ma di come possa essere un alleato solido: un supporto empatico che accompagna, nel rispetto delle differenze, una donna a realizzare il massimo del suo talento.

Nel corso della competizione, l'infortunio avrebbe potuto mettere fine alle loro speranze, ma la risposta di Ruben è stata più di un soccorso fisico. Conforto, sostegno e la mancanza di biasimo o colpevolizzazione da parte sua hanno rappresentato un esempio tangibile di come ogni uomo dovrebbe trattare le donne: come pari e come alleate.

La collaborazione di Ruben e Giulia, sia sul tatami che nella vita di tutti i giorni, è una testimonianza che va oltre lo sport, illuminando il sentiero verso un futuro di uguaglianza di genere.


L'uguaglianza e il supporto reciproco sono le chiavi per successi condivisi. Oltre le medaglie e le vittorie, la storia di Ruben e Giulia diventa un faro di speranza, dimostrando che l'empatia e la collaborazione possono trasformare le sfide in trionfi. La conclusione è chiara: un uomo può essere il migliore alleato di una donna, contribuendo a permetterle di esprimere al meglio il suo talento, condividendo le difficoltà e celebrando insieme i successi.


In un mondo che spesso mette a dura prova l'uguaglianza di genere, la coppia rappresenta un esempio vivo di come il rispetto reciproco e il supporto possano veramente fare la differenza.




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